DIRITTO PENALE- Studio Legale Bologna

Lo studio legale dell’avvocato penalista Antonio Francesco Rizzuto a Bologna assiste i propri clienti con cura e professionalità e sarà il vostro sostegno legale per affrontare le cause penali grazie ai collaboratori esperti di cui si avvale per garantire una consulenza efficace e il raggiungimento del risultato.

Antonio Francesco Rizzuto è iscritto all’ordine degli Avvocati di Bologna e lo Studio Legale si occupa della difesa di:

  • reati contro la persona
  • reati contro il patrimonio
  • responsabilità professionale medica
  • reati in materia di circolazione stradale
  • reati fallimentari
  • reati in materia di sostanze stupefacenti
  • reati contro l’onore e la diffamazione a mezzo stampa
  • reati contro l’amministrazione della giustizia
  • reati contro la pubblica amministrazione (corruzione, concussione, peculato,...)
  • studio legale bologna

Lo Studio si occupa anche di:

  1. Patteggiamento
  2. Difesa Penale Imputati
  3. Difesa Penale Indagati
  4. Difesa penale a Bologna
  5. Richiesta Risarcimento Danni
  6. Rito Abbreviato
  7. Decreto Penale di Condanna
  8. Opposizione Decreto Penale di Condanna

Non esitate a chiamare lo studio legale dell’Avvocato Antonio Francesco Rizzuto- Bologna o a contattarlo tramite mail compilando il modulo nella sezione contatti.

diritto-penale-studio-legale-rizzuto-bologna

News dello studio

ott29

29/10/2018

COMPENSI SPETTANTI ALL'AVVOCATO

Con Ordinanza n. 25992 del 17 ottobre 2018, la Corte di Cassazione ha ribadito il proprio consolidato orientamento in tema di liquidazione del compenso dell'avvocato difensore, secondo il quale la misura

mag25

25/05/2018

Aggiornamento sulla Privacy

INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI   (ART. 13 e14 REG. UE 2016/679)   Ai fini previsti dal Regolamento Ue n. 2016/679 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo

ott8

08/10/2016

La Cassazione restituisce ai Medici Legali i Ferri del Mestiere

Una recentissima sentenza della Suprema Corte (Cass. Civile sent. 26 settembre 2016 n. 18.773) chiude le porte del caos spalancate da incauti obiter dicta della Corte Costituzionale, affermando